Intervista ad Alex e Vittorio Manzoni e Giovanna Danzo:gli Assonica Family
Sono trascorsi appena due anni da quando l’Osteria degli Asssonica – ristorante situato a pochi chilometri da Bergamo – inaugurava una nuova (felice) avventura per l’Alta ristorazione italiana.
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Due anni – a dirla tutta – non facili per il trio delle meraviglie, formato dai fratelli Alex e Vittorio Manzoni e dalla vulcanica Giovanna Danzo che, tra un lockdown e una variante, hanno saputo comunque proseguire con ottimismo e tenacia, sino all’ottenimento della meritata Stella Micheiln, assegnata dall’edizione 2022.
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Alex, Vittorio e Giovanna.
Classe ’91 e originario della Valle Imagna come il fratello Vittorio, Alex Manzoni– dopo essersi formato in alcune grandi cucine stellate come l’Osteria Francescana di Bottura, il Mugaritz, La Peca, o El Coq di Lorenzo Cogo, affianca Alessandro Dal Degan alla Tana Gourmet di Asiago, per tornare infine nella sua Bergamo al ristorante Casual di Enrico Bartolini. Alex che sceglie la strada della cucina per emulare il fratello maggiore, quel Vittorio Manzoni di sette anni più grande che – a seguito di alcune esperienze tra Italia e Europa diviene braccio destro di Luca Brasi, dapprima alla Lucanda, poi al Devero e infine a La Braseria, celebre ristorante specializzato in proposte di carne di altissima qualità.
Con loro Giovanna Danzo, vicentina di Schio classe ’88 e una carriera da maestra d’asilo lasciata alle spalle; moglie di Vittorio – e massima espressione di maître e sommelier che – a seguito della trascorsa esperienza nella Sala del ristorante Casual di Bergamo – porta la sua ormai nota e affabile professionalità “in famiglia”, accogliendo gli ospiti dell’Osteria degli Assonica da perfetta padrona di casa.
D: «Vi aspettavate questa Stella?».
R: «No!», rispondono all’unisono!
D: «Chi ha preso la telefonata?»
R: «Io», prosegue Giovanna, «ed è stata un’impresa! Premettiamo che io e Vittorio abitiamo in una zona in cui il telefono se prende, lo fa per miracolo! Quel venerdì eravamo a casa e io non ero riuscita a rispondere tempestivamente a una telefonata: pensando si trattasse di un cliente che voleva riservare un tavolo, ho richamato e – dall’altro capo del telefono – ho sentito una voce maschile che chiedeva del Signor Manzoni. Essendo Vittorio in quel periodo letteralmente tallonato da un venditore di tartufi, cercai di capire la ragione di quella telefonata, sino a quando la rivelazione: “Sono della Guida Michelin!“. Dopo cinque minuti di mutismo da parte mia e, avendo ovviamente constatato che non si trattava del venditre di tartufi (RIDE), gli ho passato Vittorio». Che prosegue nel racconto: «Non che la mia performance sia stata migliore! Premettiamo che, a causa della scarsa ricezione telefonica già sottolineata da Giovanna, ero praticamente in bilico sul balcone per sfruttare al meglio la linea, sino a quando – dall’altra parte sento: “Sono Sergio Lovrinovich, e volevo invitarla tra quattro giorni in Franciacorta. Sa di cosa sto parlando, vero?!. Ero annebbiato… non riusciva neppure a venirmi in mente un indirizzo e-mail del ristorante da dare come riferimento, per farci trasmettere l’invito all’evento!».
E persino per Alex, proveniente da importanti esperienze stellate, quella dell’Osteria degli Assonica rappresenta una Stella unica e importantissima.
D: «Il vostro claim è “Assonica Family”. Come riuscite a mantenere questa atmosfera casalinga, pur ambendo a una posizione di eccellenza?»
R: «Vogliamo e dobbiamo farlo. Del resto, se una formula funziona e piace sia a noi che ai nostri ospiti, perché cambiarla?», risponde lapidario Vittorio.
D: «Avrete già cominciato a pensarci. Qual è l’idea di consolidamento che avrete, ora ottenuta la stella?»
R: «Siamo ancora sotto shock per quanto ottenuto, dunque – giuro – non ci abbiamo ancora pensato! Ci stiamo godendo il momento ma quello che auspichiamo», rivela Giovanna, «è di saper conservare quanto raccolto sino a ora, restando ancorati ai nostri valori e alla nostra famiglia: del resto, siamo oltremodo soddisfatti per essere cresciuti nel corso dei mesi, pur mantenendo intatta la squadra iniziale: infatti, oltre a noi tre, sono al nostro fianco sin dal primo giorno Enrico alla Cantina e Davide in cucina. Una bellissima soddisfazione per noi!».
D: «Alex, quando ti intervistai nel 2017 al Casual, mi raccontasti che probabilmente, la passione per la cucina ti era stata trasferita da tuo fratello Vittorio. Ma non avevi accennato a un progetto di lavorare finalmente insieme. Quando è emersa questa idea?»
R: «A dire il vero, l’idea l’abbiamo da sempre ed è il motivo per cui io nel 2005 scelsi di iscrivermi alla scuola alberghiera, ricalcando le orme fraterne. Dopo numerose esperienze nel 2015 io, Vittorio e Giovanna tentiamo di dare forma per la prima volta al nostro progetto, ma purtroppo senza andare in porto. Così abbiamo proseguito in solitaria, sino a quando ci si è presentata questa bellissima opportunità con l’Osteria degli Assonica».
D: «La cinematografia ci ha consegnato il trio de “Il bello, il brutto e il cattivo…”. Chi sono invece gli Assonica?»
R: «Vittorio è certamente il goloso, mentre Alex senza dubbio il creativo», sentenzia Giovanna, definita a sua volta da Alex come “la puntigliosa”, e consegnandoci così “La puntigliosa, il goloso e il creativo“!
D: «Chi è il più istintivo e chi il più riflessivo»
R: «Alex certamente il più riflessivo, metre Vittorio senza ombra di dubbio il più istintivo», continua Giovanna.
D: «E chi il più paziente?»
R: «Io!», si autoproclama Vittorio, venendo però interrotto da Alex che aggiunge: «la pazienza in questa famiglia – intesa come Assonica family – credo sia più dettata dall’equilibrio che riusciamo a creare tra noi: dopo tutti questi mesi abbiamo imparato a soppesare azioni e stati d’animo e, quindi, se non fossimo circondati da questa armonia, credo sarebbe impossibile parlare di pazienza e soprattutto metterla in atto».
photo credits © Lucio Elio
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